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sabato 9 aprile 2011

GIOVEDÌ 20 MAGGIO 2010

L'UNIONE SARDA «Una commissione per arginare subito il crollo dei trapianti»

L'UNIONE SARDA di CRONACA DI CAGLIARI

L'associazione “A. Ricchi”

«Una commissione per arginare subito il crollo dei trapianti»

Giovedì 20 maggio 2010

L'istituzione di una commissione d'indagine del Consiglio regionale per far luce sulle cause del crollo delle donazioni d'organi.

A chiederla è l'Associazione sarda trapianti, nata nel 1998 su stimolo dei medici del Brotzu e intitolata al cardiochirurgo Alessandro Ricchi, morto nell'incidente aereo del Cessna che trasportava a Cagliari un cuore da trapiantare.

«Ribadiamo con forza e convinzione - dice il presidente Giampiero Maccioni, consigliere nazionale della federazione Liver Pool - che occorra un approccio esaustivo di analisi e conoscenza della reale situazione della rete dei trapianti sarda. Riteniamo che sia urgente e necessario istituire una commissione d'indagine del Consiglio regionale per analizzare le cause del crollo, in modo da provvedere ad elaborare nel breve medio e lungo periodo un progetto di riorganizzazione del settore della donazione degli organi».
RICHIESTE In particolare bisogna «potenziare le rianimazioni per consentire una risposta alla carenza di prelievo degli organi da trapiantare, così come sollecitato dal Centro regionale trapianti». Non solo. L'associazione chiede «il potenziamento e la diffusione capillare nel territorio delle campagne di informazione e promozione della cultura della solidarietà con riferimento alla donazione degli organi, tessuti e cellule, con particolare attenzione al mondo della scuola».

Secondo Maccioni occorre fare «un salto di qualità nella riorganizzazione e potenziamento del settore, con la mente rivolta alla scelta strategica di inquadrare i trapianti sardi nel contesto più ampio dei popoli del Mediterraneo e dell'est asiatico». In quest'ottica l'associazione sarda trapianti ripropone «un confronto a più voci con un convegno regionale, che non si tiene più da cinque anni dopo i primi tre realizzati nel passato tra il Ctr e l'associazione, allargato anche alla partecipazione di altre regioni meridionali come la Sicilia, la Calabria, la Puglia».


IL BILANCIO Già nel '98 la donazione degli organi era lontana dai valori della media nazionale e si attestava all'incirca sui valori di questi ultimi due anni. La risalita successiva, che portò la Sardegna ai vertici della classifica, come prima regione del centro-sud, si ottenne «grazie allo sforzo comune delle aziende sanitarie regionali e il tenace impegno del volontariato del settore». Purtroppo il problema della carenza di donatori «non è una contingenza temporanea, né va attribuita solo a una questione meramente economica».

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